Il packaging del vino tra obiettivi di mercato, tendenze di consumo e valori etici

Negli ultimi anni il mercato del vino è stato sollecitato a considerare nuovi parametri di riferimento rispetto le profilazioni dei consumatori, quali:

  • sviluppo e crescita di nuovi mercati;
  • maggior attenzione ai costi nel rapporto qualità/prezzo;
  • nuove modalità di consumo;
  • numero crescente di consumatori single;
  • spinta verso un consumo consapevole degli alcolici;
  • eco-sostenibilità.

Questi aspetti hanno inevitabilmente coinvolto anche il packaging del settore, spingendo i produttori a valutare nuovi e più specifici formati e materiali.

Sulla base della mia personale esperienza credo che, tuttavia, esista un preciso spartiacque tra la scelta di confezioni in vetro e quella di materiali alternativi: il posizionamento del prodotto sul mercato.

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Prodotto di qualità e tradizione

Per l’azienda di tradizione che produce vini di qualità medio/alta la scelta del vetro è vincolante:

  • perché in grado di garantire una maggiore protezione e conservazione nel tempo delle caratteristiche organolettiche del prodotto;
  • perché, con l’adeguata veste grafica e una shape caratterizzante, trasmette con maggior forza e credibilità i valori di tradizione, unicità e qualità del prodotto;
  • perché, anche se migliorabile, la filiera di produzione e riciclo del vetro garantisce un impatto sull’ecosistema accettabile.
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Prodotto di largo consumo

Le aziende, invece, concentrate su vini più standardizzati e organizzate per produrre grandi quantità, hanno:

  • necessità di linee alto performanti;
  • produzioni potenzialmente di maggior impatto ambientale;
  • rilevanti problematiche di logistica;
  • competizione economica;
  • consumatori più “flessibili” e aperti alle novità.

Per i suddetti aspetti, può rappresentare una chance in più considerare e sviluppare packaging realizzati con materiali e confezionamenti alternativi. È bene tener presente, tuttavia, che cartoni asetticialluminio e materiali plastici, come il PET, sono più suscettibili di trasmigrazioni e non del tutto ottimali per la protezione del prodotto rispetto agli agenti esterni, quindi, più adatti a cicli di confezionamento/consumo relativamente rapidi.

Conclusione

Il mercato del vino è composto, quindi, da consumatori che hanno cultura, esigenze e necessità di gratificazione molto diverse tra loro.

L’abilità di un’azienda sta nell’individuare il giusto target adatto alle qualità del proprio prodotto, e successivamente, confezionarlo nel modo più opportuno per incontrare i favori del proprio consumer.