Packaging farmaceutico ed ecosostenibilità – Parte 1

Esempio pratico di come lʼindustria farmaceutica può migliorare lʼimpatto ambientale dei suoi packaging: spunti di riflessione per addetti ai lavori e non solo

Quando si parla di ecosostenibilità anche i dettagli più piccoli possono fare la differenza. In particolare l’industria farmaceutica, pur tenendo conto di alcune rigide esigenze relative alla protezione e alla conservazione del prodotto, ha sicuramente ampi margini di miglioramento nella realizzazione di packaging più ecosostenibili, anche in considerazione delle decine di milioni di pack che immette sul mercato ogni anno.
Due delle principali aree di intervento sono:

  • l’overpackaging, cioè l’utilizzo di imballaggi in eccesso o sovradimensionati rispetto al prodotto da contenere;
  • l’utilizzo di materiali più coerenti in tema di eco-compatibilità ed ecosostenibilità.

In questo articolo tratteremo in particolar modo il primo punto, l’overpackaging. Partiremo dalle caratteristiche produttive di una tipologia di confezione molto diffusa per i farmaci generici, evidenziando con un esempio pratico come sia possibile ottenere con alcuni semplici interventi un impatto importante sotto il profilo dell’ecosostenibilità. Se messi in pratica, questi accorgimenti (potrebbero dare da subito) danno un contributo significativo al raggiungimento di Net Zero, cioè l’equilibrio tra la quantità di gas a effetto serra che vengono rilasciati nell’atmosfera e quelli che vengono invece riassorbiti.

Packaging farmaceutico e sostenibilità: il caso di studio

La confezione di partenza è un format produttivo utilizzato da molte case farmaceutiche: una confezione da 30 compresse composta da:

Astuccio cartotecnico
Dimensioni chiuso: 134x53x21 mm / volume 149 cm3
Max dimensioni steso: 158×195 mm / superficie 308 cm2
Peso solo astuccio: 11,66 gr
Materiale: cartoncino monopatinato 300 gr no FSC
Chiusura con un solo incastro
Stampa offset 6 colori Pantone
Resa Di Stampa 18 su f.to 70×100 cm e 36 su f.to 100×140 cm

N. 3 blister da 10 compresse cadauno
Dimensioni singolo blister: 128x49x3,6 mm / volume 22,6 cm3
Peso singolo blister senza compresse: 2 gr
Peso singolo blister con 10 compresse: 3 gr
Materiale: accoppiato PET + Alluminio
Stampa serigrafica 1 colore al tratto

Foglietto illustrativo (bugiardino)
Dimensioni steso: 616×165 mm / superficie 102 cm2
Peso: 6,12 gr
Materiale: carta usomano 60 gr no FSC
Stampa: rotooffset 1 colore al tratto

3D pack_grande quote

Impatto ecologico: come possiamo migliorarlo

Da una prima analisi, per la confezione in oggetto le possibili aree di miglioramento riguardano:

  • il volume complessivo del packaging;
  • il suo peso complessivo;
  • la soluzione cartotecnica di confezionamento;
  • la personalizzazione e la stampa; (questo punto forse sarebbe meglio sostituirlo con 2 punti: – Rivisitazione Grafica – Semplificazione della stampa
  • la qualità dei materiali che la compongono.

Come possiamo intervenire per migliorare volume e peso complessivi

Per ridurre l’impatto volumetrico della confezione dobbiamo intervenire prima di tutto sul blister, ottimizzando lo spazio dedicato alle capsule. A parità di dimensioni delle capsule, si potrà passare da 10 a 15 compresse per blister: questo consentirà di raccogliere le compresse in due blister anziché in tre e di ridurre di circa il 33% il volume occupato dagli stessi e il 30% del loro peso.

Blister 15 capsule

Si avranno quindi:

N.2 blister compact da 15 compresse cadauno

Dimensioni singolo blister: 128x49x3,6 mm / volume 22,6 cm3
Peso singolo blister senza compresse: 2 gr
Peso singolo blister con 15 compresse: 3,5 gr
Materiale: accoppiato PET + PET
Stampa flexo ad 1 colore al tratto

Nuova soluzione cartotecnica

Grazie all’ottimizzazione del blister, utilizzando una struttura cartotecnica semplificata con chiusura a punto di colla e lavorando su dimensioni più compatte si potrà ottenere una riduzione di volume della confezione, oltre a un alleggerimento complessivo dell’astuccio del pack.
Astuccio compact
Dimensioni chiuso: 132x52x15 mm / volume 103 cm3 (- 31%)
Max Dimensioni steso: 142×162 mm / superficie 230 cm2 (- 29%)
Peso solo astuccio: 8,5 gr riduzione peso: – 3.16 gr (-27%)
Materiale: cartoncino monopatinato 300 gr FSC,
Chiusura a punto colla
Stampa Offset 4 Colori
Resa Di Stampa 24 su f.to 70×100 e 54 su f.to 100×140

3D pack piccolo quote
stesi pack disegni tecnici-piccolo

Il confronto in sovrapposizione delle due fustelle offre una immediata percezione dei vantaggi in termini di risparmio di materiale e miglior resa di stampa della nuova soluzione cartotecnica

stesi pack disegni tecnici-confronto

Rivisitazione grafica e dimensionale del bugiardino

Anche per il bugiardino si può pensare ad una ottimizzazione delle dimensioni utilizzando una diversa impaginazione e una font calibrata per mantenere una sufficiente leggibilità anche a corpi più ridotti. In questo modo (si potrebbero) possono ridurre le dimensioni del foglietto illustrativo, passando dal formato 616 x 165 mm ad un formato 485 x 175 mm,

riducendo sia il peso sia l’ingombro e migliorando anche la resa di stampa.

Bugiardino

Bugiardino compact
Dimensioni steso: 485×175 mm / superficie 8,5 cm2
(- 16%)
Peso singolo bugiardino: 5,1 gr
Riduzione peso: – 1 gr ( – 16%)
Materiale: carta usomano 60 gr FSC
Stampa: Offset/rotooffset 1 colore al tratto

Semplificazione della stampa astuccio

Trattandosi di un medicinale equivalente, la sua immagine non è rigidamente vincolata da must grafici e cromatici tipici dei brand originali, quindi un buon progetto grafico-creativo che preveda un ridotto utilizzo dei colori, unito alla realizzazione di impianti stampa ben calibrati, può portare a una personalizzazione che preveda l’uso al massimo di una quadricromia o 4 colori Pantone. Questo permetterebbe così di avere un risparmio sia sui costi degli impianti sia in termini di impatto produttivo grazie all’utilizzo di macchine meno “energivore” e a un minore consumo di materiali di produzione inquinanti, come ad esempio lastre e inchiostri.

Cenni sul miglioramento dei materiali

Per la realizzazione di un astuccio e di un bugiardino più ecosostenibili, come già accennato, si possono utilizzare cartoncino e carta certificate FSC, da abbinare a un processo di stampa offset che risponda alla stessa certificazione per ottenere così un ciclo virtuoso per la produzione cartotecnica. Per rendere poi questa confezione complessivamente ancora più ecosostenibile si (potrebbe) può valutare l’utilizzo del solo PET sia per la produzione dei blister sia per il film di sigillatura garantendo così, attraverso la raccolta differenziata, il loro riutilizzo.

Conclusioni su packaging farmaceutico e sostenibilità

Gli interventi che sono stati individuati ci permetterebbero di avere un saving per ogni singola confezione di circa il 30% in termini di peso e di volume. Questi numeri, moltiplicati per i milioni di astucci che vengono prodotti ogni anno dall’industria farmaceutica, andrebbero ad impattare in maniera positiva sia sul risparmio di materie prime sia sulla logistica, oltre a una maggiore efficienza produttiva, incidendo positivamente su tutto l’ecosistema.
Per aiutarci a comprendere meglio di cosa parliamo ipotizziamo una produzione di 1.000.000 di confezioni come quella proposta: si arriverebbe ad avere un risparmio inerente alla solo carta e al cartoncino pari a 4,16 tonnellate di materiale.
In generale, la versione ottimizzata di questo packaging farmaceutico garantirebbe una miglior performance sotto il profilo dell’ecocompatibilità e, al netto del costo di aggiornamento delle linee di confezionamento, anche una maggior competitività economica rispetto alla sua versione originale per un minor uso di materiali, per una stampa più economica e per una maggiore velocità di confezionamento. Grazie inoltre alla riduzione di peso e volume si avrebbero vantaggi anche in termini di logistica.
Tutti questi aspetti concorrono anche a dare al prodotto un superiore valore etico, una considerazione valida soprattutto nel caso dei medicinali equivalenti, prodotti che hanno un approccio commerciale più essenziale: funzionalità a basso costo.

Esistono o sono in fase di elaborazione anche soluzioni più radicali che consentono di ottenere packaging ancora più performanti sotto il profilo dell’ecosostenibilità. Parleremo di questa tipologia di soluzioni in un articolo specificamente dedicato a questo argomento.