Green Marketing: una grande opportunità non solo per le aziende

Esempi pratici di come il Green Marketing è uno strumento vincente per le aziende, sia in termini di branding che di marketing.

A completamento della overview che ho scritto sui “temi del green”, greenwashing e netzero visti in ottica aziendale, in questo terzo articolo tratterò il green marketing. In particolare, porrò l’attenzione ai benefici che può portare, non solo in termini commerciali e di immagine alle aziende, ma anche a quelli di cui a caduta possono beneficiare i consumatori e, più in generale, la società.

Cos’è il green marketing

ll green marketing è l’insieme di tutti i vari aspetti delle strategie di marketing, dallo sviluppo del prodotto all’imballaggio, dalla logistica alla distribuzione, fino alla pubblicità e alla comunicazione con i consumatori, con un particolare focus sull’integrazione di considerazioni ambientali.

In pratica l’obiettivo principale del green marketing è quello di creare, adottare e promuovere prodotti o servizi in grado di ridurre al minimo, se non azzerare, l’impatto negativo sull’ambiente che gli stessi hanno durante tutto il loro ciclo di vita. Il green marketing ha proprio l’obiettivo di affrontare il cambiamento climatico e conservare le risorse naturali, riducendo/azzerando l’inquinamento, gli sprechi e l’utilizzo di materiali/energie non rinnovabili.

Principali elementi e strategie associati al green marketing

Come detto, il green marketing tratta i temi classici del marketing con focus su sul raggiungimento di un’economia circolare e per questo si avvale di alcune strategie integrative associate ai diversi aspetti della vita, non solo del prodotto, ma anche del mood con cui tutta l’azienda vuole essere parte attiva verso un’economia ecosostenibile. Di seguito sei aree che io ritengo rappresentino i capisaldi per un valido approccio al “marketing verde”

  1. Innovazione di prodotti e servizi: il green marketing comporta lo sviluppo di prodotti o servizi che siano rispettosi dell’ambiente, efficienti dal punto di vista energetico e realizzati con materie prime a basso impatto ambientale. Per rispondere a queste tematiche le aziende possono concentrarsi su due ipotesi di lavoro: il miglioramento della sostenibilità delle loro offerte già esistenti o la creazione di nuovi prodotti concepiti fin dalla loro ideazione per soddisfare i consumatori più attenti all’ambiente.
  2. Imballaggio e design: il marketing verde enfatizza l’uso di imballaggi ecologici, con l’uso di materiali riciclati e riciclabili o biodegradabili, riducendo al minimo l’imballaggio eccessivo (overpackaging). Grande importanza riveste anche il design che oltre a garantire gli standard di tenuta e conservazione del prodotto può essere ottimizzato per rendere più efficienti le linee di produzione, il trasporto e lo stoccaggio.
  3. Certificazioni: l’utilizzo di simbologie o certificazioni ecologiche permettono alle aziende di indicare e validare ai propri clienti che i loro prodotti soddisfano standard ambientali specifici o sono stati realizzati utilizzando pratiche sostenibili. Alcuni esempi di certificazioni sono Energy Star per gli elettrodomestici ad alta efficienza energetica o la certificazione Forest Stewardship Council (FSC) per i prodotti a base di legno di provenienza responsabile.
  4. Comunicazione e pubblicità: le campagne di marketing verde mirano a informare i consumatori sui benefici ambientali di prodotti o servizi. Questo può essere fatto attraverso vari canali, come la pubblicità, i social media, i siti web o l’etichettatura dei prodotti, ma la trasparenza e la verificabilità delle informazioni sono fondamentali per consolidare il rapporto di fiducia con i consumatori sensibili ai temi dell’ambiente. Particolare attenzione va anche fatta nella comunicazione e la gestione delle risorse interne al fine di coinvolgerle e creare la giusta sinergia anche con i propri dipendenti/collaboratori per il raggiungimento dell’obiettivo finale: netzero.
  5. Responsabilità sociale d’impresa (CSR):il green marketing deve anche porre l’attenzione sulle tematiche più ampie di sostenibilità aziendale come iniziative legate alla compensazione del carbonio e investimenti in energie rinnovabili o progetti ambientali basati sulla comunità per dimostrare l’impegno per la sostenibilità a tutto tondo.
  6. Educazione dei consumatori: sviluppare una strategia di green marketing implica anche collaborare nell’educazione dei consumatori sulle questioni ambientali e sull’importanza di fare scelte sostenibili. Le aziende possono, infatti, fornire informazioni sull’impatto ambientale dei loro prodotti, offrire suggerimenti per una vita eco compatibile e collaborare con organizzazioni senza scopo di lucro per aumentare la consapevolezza.

Valore potenziale del green marketing

Da un’indagine ISTAT fatta su oltre 280.000 aziende italiane con più di tre dipendenti, è risultato che:

  • Il 69% degli intervistati ha dichiarato di essersi impegnato in azioni a sostegno del benessere delle risorse umane interne. (Dato ISTAT)
  • Più del 66% delle imprese si è impegnato in attività di sostenibilità ambientale. (Dato ISTAT)
  • Il 31% organizza o sostiene iniziative di pubblico interesse a carattere sociale. (Dato ISTAT)
  • Più del 29% si impegna in progetti a favore del tessuto produttivo locale. (Dato ISTAT)

Inoltre, va considerato che:

  • il 75% dei consumatori si dichiara disposto a pagare di più per prodotti o servizi a ridotto impatto ambientale. (Dato Nielsen)
  • in Italia, il 36% dei consumatori non acquista più prodotti di aziende reputate poco sostenibili. (ricerca GFK)

I Vantaggi per le aziende e non solo

Un valido piano di green marketing è fondamentale per permettere alle aziende di raggiungere diversi obiettivi e di conseguenza molteplici vantaggi tra i quali:

  • migliorare la credibilità commerciale dei propri ecobrand rispondendo concretamente ad una sensibilità crescente da parte dei consumatori sul tema dell’ ecosostenibilità
  • migliorare l’efficienza organizzativa e produttiva dell’azienda con il conseguente ritorno economico nel medio e lungo termine
  • la possibilità di accedere, nel caso delle imprese italiane, alle agevolazioni del PNNR
  • migliorare l’ESG(Environmental/Ambiente, Social/Società, Governance) indice di valutazione fondamentale per attrarre gli investitori istituzionali
  • migliorare la qualità di lavoro e di vita dei propri dipendenti sensibilizzandoli ad essere a loro volta parte attiva di questa rivoluzione ambientale
  • coinvolgere i propri fornitori ad essere essi stessi propositivi nel trovare le migliori soluzioni possibili per lo sviluppo di un processo di economia circolare
  • Contribuire alla formazione di una società più “green” anche promuovendo attività di supporto alla formazione e al miglioramento della collettività verso una nuova cultura del vivere il quotidiano più attento alla conservazione del pianeta e delle sue risorse per le generazioni future.

Green marketing e green washing, le differenze

È importante notare che mentre il green marketing può essere un potente strumento per promuovere la sostenibilità, ci sono casi di green washing in cui le aziende cavalcano l’onda emotiva del momento e ingannano i consumatori, facendo affermazioni false o esagerate o volutamente non complete sulle loro pratiche ambientali. Creano così un danno nel medio/lungo termine a se stesse e generano un clima di potenziale sfiducia del mercato, anche verso chi opera correttamente. Per garantire credibilità, le aziende devono supportare sempre le loro affermazioni di marketing con dati, prove tangibili e aderire a standard e certificazioni ambientali riconosciuti.

Conclusioni

Come abbiamo visto, praticare con successo una strategia di green marketing è un impegno molto ampio e articolato.Per questo è sicuramente utile confrontarsi con professionisti che, oltre a conoscere le strategie di marketing, abbiano una cultura specifica legata a tutta la filiera produttiva di un prodotto.

Noi di Senesidesign, durante gli oltre 40 anni di esperienza nel mondo della comunicazione e del packaging, abbiamo avuto modo di aiutare diversi brand, come ad esempio nel caso di Nescafé, a creare una comunicazione e dei packaging più green.